Tutela, tecnologia e consapevolezza: la visione della Fondazione Fair agli Stati Generali ADM
Il settore dei giochi pubblici in Italia sta attraversando una trasformazione strutturale e culturale, spinta da innovazioni tecnologiche, nuove normative e una crescente attenzione alla tutela della salute pubblica. In questo contesto di profonda evoluzione, “Gli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 2025” del 22 Maggio a Roma, ha rappresentato un appuntamento importante: non soltanto un’occasione di confronto, ma anche una preziosa opportunità per riflettere sulle sfide e sulle prospettive future.
In particolare, la sessione dedicata al gioco, dal titolo "La promozione e lo sviluppo del gioco responsabile tra regolamentazione, innovazione tecnologica e prospettiva delle scienze comportamentali", ha offerto l’occasione per porre al centro dell’attenzione temi fondamentali per la Fondazione Fair. A rappresentarla è stato il presidente, Prof. Matteo Caroli, che ha illustrato le principali linee di lavoro e le prospettive in atto.
Il Direttore Giochi ADM, dott. Mario Lollobrigida, ha evidenziato che sondaggi epidemiologici condotti tra il 2016 e il 2019 dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’Agenzia, hanno stimato che circa il 3% della popolazione risultava composta da giocatori problematici. Si stima che la popolazione italiana che partecipa regolarmente ai giochi pubblici sia di circa 20 milioni di individui, con una spesa media mensile di circa 90 euro. Più recentemente, uno studio pubblicato nel 2023 dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR ha rilevato che il 4% dei giocatori presenta un rischio basso di sviluppare comportamenti problematici, mentre l’1,7% si colloca nella fascia di rischio moderato o severo. Le analisi condotte dall’Agenzia sui conti di gioco online indicano che oltre il 97% dei titolari di conti dimostra livelli di spesa compatibili con una pratica di gioco consapevole e controllata, mentre solo l’1% dei conti evidenzia movimentazioni che possono far ipotizzare situazioni di dipendenza.
Risulta evidente come il Gioco Responsabile rappresenti un valore condiviso dalla stragrande maggioranza dei partecipanti al gioco pubblico. In questo scenario, la tutela della salute dei giocatori richiede un approccio integrato che coinvolga legislatore, operatori e singoli individui. Il legislatore ha il compito di adottare normative efficaci e coerenti, in grado di bilanciare la protezione della salute pubblica con le esigenze erariali e di mercato; gli operatori devono evitare pratiche e prodotti che incentivano il gioco eccessivo, promuovendo elevati standard di responsabilità; i giocatori, infine, devono essere messi in condizione di comprendere i rischi connessi e di assumere comportamenti consapevoli.
Entro il 31 dicembre 2025 il Governo dovrà attuare la delega conferita dall’Articolo 15 della Legge 111 del 2023 per il riordino della normativa sui giochi pubblici, privilegiando la tutela della salute rispetto agli interessi erariali. Tra i criteri direttivi figurano l’obbligo di formazione continua per gestori ed esercenti, l’introduzione di meccanismi di autoesclusione, la definizione dei requisiti minimi per le sale da gioco e la diffusione di comunicazioni orientate alla protezione dei soggetti vulnerabili.
In attuazione di tale delega, è stato emanato il Decreto Legislativo 41 del 2024, dedicato ai giochi online, che individua come obiettivo primario la tutela della salute dei giocatori anche attraverso strumenti tecnologici avanzati come l’intelligenza artificiale. È stata istituita una consulta permanente sui giochi pubblici con funzione di monitoraggio e proposta di misure per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. L’Articolo 15 del decreto prevede specifiche misure quali sistemi di autolimitazione di tempo, spesa e perdita, messaggi automatici di avviso, contenuti obbligatori sulle informazioni relative al gioco problematico e canali di contatto per il supporto al gioco responsabile.
Sulla base delle previsioni della Legge 111/2023, l’Agenzia ha predisposto uno schema di decreto legislativo per il riordino del gioco pubblico nella rete fisica, che introduce misure per mitigare i rischi di gioco patologico, come percorsi formativi per il personale, politiche basate su studi comportamentali, supporto psicologico, caratteristiche delle sale da gioco orientate alla prevenzione consapevole e controlli regolari con sistemi di videosorveglianza. Il decreto mira anche ad armonizzare le misure di prevenzione regionali, disciplinando le distanze dai luoghi sensibili e introducendo limiti ragionevoli agli orari di esercizio.
Secondo il Direttore Lollobrigida, il nuovo quadro regolamentare non deve essere considerato un semplice insieme di norme, ma un percorso di crescita collettiva, orientato alla sostenibilità, responsabilità e legalità.
A rappresentare la visione della Fondazione Fair nella sessione dedicata al gioco di ADM è stato il Prof. Matteo Caroli nel panel intitolato “La formazione, l'informazione e le scienze comportamentali come strumenti per la promozione del gioco responsabile”.
La Fondazione opera da oltre un anno con l’obiettivo di produrre analisi e studi rigorosi sui temi del gioco, offrendo un contributo significativo di conoscenza nel settore. Nel corso dell’incontro, è stato sottolineato come sia necessario lavorare per garantire un gioco sano e sostenibile per tutti, con particolare attenzione alla tutela della minoranza di giocatori a rischio, senza penalizzare gli altri.
A tale scopo, la prevenzione riveste un ruolo fondamentale. Le tecnologie avanzate, inclusa l’intelligenza artificiale, vengono già ampiamente utilizzate dai principali operatori per identificare e prevenire comportamenti problematici. L’approccio preventivo deve essere olistico, agendo su più livelli, a partire da un quadro normativo efficace.
Questo fenomeno evidenzia un problema di protezionismo: tutelare i concessionari legali senza contrastare efficacemente il gioco illegale non risolve il problema e può generare distorsioni di mercato, disincentivando comportamenti virtuosi. Pertanto, solo un’azione integrata e coerente, che comprenda anche il contrasto all’illegalità, può garantire un sistema di gioco sano, equo e sostenibile.
Il professore ha evidenziato come i dati citati dal direttore Lollobrigida descrivano una situazione non drammatica riguardo al gioco patologico, ma ha sottolineato l’importanza di intervenire nella fascia intermedia tra il gioco normale e il gioco patologico, per evitare che l’1% di giocatori a rischio aumenti.
Ha spiegato che è necessario lavorare sulla prevenzione, comprendendo le tipologie di giocatori e le circostanze che possono far passare da un comportamento sotto controllo a una condizione a rischio. A tal proposito, ha citato la ricerca in corso in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano sugli Under-25, che mette in luce l’importanza dell’educazione finanziaria, fondamentale non solo per i giovani ma per tutta la popolazione, per far comprendere i rischi legati al gioco.
Il professore ha inoltre sottolineato che, un impegno concreto perché il gioco sia un'attività sana per tutti, richiede l'applicazione di strumenti tecnologici per anticipare e bloccare comportamenti di gioco a rischio; tali strumenti devono essere parte integrante e visibile dell'esperienza di gioco; devono anche essere al centro della comunicazione del gioco responsabile. Altrettanto necessaria è la formazione consistente degli operatori nei punti vendita e l'educazione finanziaria, in particolare dei giovani. Tutto questo deve procedere in parallelo alla lotta contro il gioco illegale dove i comportamenti patologici hanno molta maggiore probabilità di accadere.
“Mai come in questo ambito è necessario una collaborazione tra i diversi attori: istituzioni, operatori, sistema università e il resto degli stakeholders per far crescere questo settore che è importante sia per il settore pubblico sia quello privato allo scopo di produrre benefici per tutti”, conclude Matteo Caroli.
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