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Gioco responsabile e giovani under 25: motivazioni, contesti e strategie di intervento

Quali sono le motivazioni, i significati e i contesti sociali che portano i giovani ad avvicinarsi al gioco con vincite in denaro? È da questa domanda che nasce la ricerca condotta dall’Unità di Ricerca in Psicologia Economica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, promossa da Fondazione FAIR

L’indagine esplora il fenomeno nella fascia 18–24 anni, analizzando non solo le abitudini di gioco, ma anche il modo in cui i giovani interpretano il denaro, il rischio e le esperienze legate al gioco. Ne emerge una fotografia utile a comprendere meglio i loro vissuti, le differenze tra chi gioca e chi non gioca, e le aree di maggiore vulnerabilità.

Il quadro che si delinea mostra un fenomeno diffuso: circa 1,9 milioni di under 25 hanno giocato o scommesso denaro negli ultimi tre mesi, pari al 41% della popolazione giovanile. Spesso gli esordi sono precoci e non sempre è facile mantenere limiti di spesa e di tempo. L’online rappresenta oggi il canale principale, pur restando significativa anche la dimensione del gioco

Un aspetto critico riguarda la conoscenza ancora limitata del concetto di “gioco responsabile”: solo una parte dei giovani dichiara di averne familiarità e, in molti casi, le misure di protezione disponibili non vengono percepite come realmente utili. Da qui l’esigenza di sviluppare strategie di prevenzione e comunicazione più vicine al mondo giovanile, capaci di stimolare fiducia e consapevolezza.

Lo studio evidenzia infine la necessità di un impegno condiviso tra istituzioni, operatori del settore e famiglie, per accompagnare i giovani verso una maggiore responsabilità e un approccio più equilibrato al gioco. Solo attraverso un’azione coordinata sarà possibile proteggere le nuove generazioni e promuovere una cultura del gioco più sostenibile.

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Gioco responsabile e giovani under 25: motivazioni, contesti e strategie di intervento